Passato e presente si fondono in “Lockdown nel petto” (ADA Music Italy), il nuovo singolo di Mezzanotte, uno dei cantautori più brillanti e trasversali della new wave discografica italiana che, attraverso un’estensione vocale degna di nota ed una caratura potente e ricca di sfumature capaci di sfiorare e avvolgere qualsiasi genere e stile, pubblica nei digital store un pezzo che trae dalle più brillanti sonorità anni ’80 per immortalare le emozioni con l’obiettivo del cuore.
Prodotto dalla splendida connessione delle competenze e dell’innovazione sonora di Fabio De Marco, Alessandro Kraus e Vigan Mehmedi, il brano è un meraviglioso fluire di emozioni, ricordi e fantasie, un fiume in piena di sentimenti in cui il protagonista del racconto immagina un’esistenza priva di amore, una vita in cui non vi è traccia della destinataria di ogni pensiero sorto prima dalla sua anima che dalla sua mente, per giungere alla conclusione che ogni percezione, ogni prospettiva, apparirebbe distorta, distopica e completamente mutata.
In un incalzante susseguirsi di fotogrammi che si uniscono per dar vita alla galleria d’Arte di un cuore che torna a battere solo se adiacente a quello della persona amata, Mezzanotte tinge di intensità, passione e dolcezza una narrazione in bilico tra romanticismo e malinconia, dando sfogo, nel ritornello, alla meravigliosa concezione che per essere complementari non occorre necessariamente essere identici, conformi a tuttotondo – «non so se i battiti che mi fai sentire sono uguali ai miei, ma è un fuori tempo perfetto» -, ma donarsi senza riserve, maschere o filtri e, al contempo, comunicando le sue titubanze, i propri blocchi interiori, equiparandoli ad un confinamento emotivo, meravigliosamente espresso nell’analogia con il drammatico periodo di isolamento e restrizioni a cui il mondo intero è stato chiamato a sottoporsi.
Un lockdown sensoriale, causato dall’assenza di colei che, come una pittrice dello spirito, con gli attrezzi dell’Amore e la tavolozza dei colori compatibili a quelli racchiusi nella nostra valigetta emozionale, riesce a dipingere il mondo circostante, rinvigorendo sfumature opache che, come per incanto, si trasformano in floridi e sublimi scenari da osservare, scoprire e attraversare in due.
«”Lockdown nel petto” – dichiara Mezzanotte – è nata come nascono tutte le mie canzoni, quindi abbastanza casualmente. Non c’è un fattore scatenante, perché io non scrivo storie personali, cerco soltanto di immedesimarmi in personaggi della mia fantasia e gli do vita creando introno a loro racconti di vario genere. Questo pezzo è dedicato prevalentemente a chi ha paura di buttarsi e di sbagliare; non lasciate che vincoli di qualsiasi tipo, imposti dall’esterno, vi condizionino a tal punto da non vivere come effettivamente volete!»
Un brano che, mediante una serie di proiezioni, consente all’ascoltatore di tuffarsi nel momento presente, cogliendone ogni nuance, per liberarsi dalle catene della paura di fallire e tornare a vivere nella pienezza, nella totalità della propria essenza.