Recentemente sono usciti i due nuovi singoli dei Bloodguys, intitolati Come NeveMomento Fragile, così noi gli abbiamo fatto un paio di domande.

– Come avete deciso di diventare i BloodGuys?
La scelta di questa unione è dettata dai molti aspetti (musicali e non), che accomunano il duo.

– Qual’è la vostra influenza musicale più grande?
L’influenza musicale più grande del gruppo è sicuramente proveniente dai più grandi e vecchi artisti che hanno fatto la storia della musica.
Essi sono d’ispirazione anche quando ci si occupa di un genere molto più contemporaneo.
Inoltre, l’aspirazione e l’influenza che più ci condiziona proviene maggiorazione da opere e lavori anche al di fuori dell’ambito musicale.

– Vi andrebbe di raccontarci un aneddoto sui due nuovi singoli? 
Ci sarebbero più storie da raccontare dietro a questi due singoli, dalle sventure fino alle sorprese più inaspettate.
L’artista però, come in più occasioni, sceglie di non raccontarsi per ricavare dalle esperienze l’opportunità di raccogliere il seme per progetti futuri più che fruttuosi.

– Cosa vi aspettate dal futuro? 
Se esistesse un campanello magico che fosse suonato al momento opportuno per avvisarti che da quel momento in poi potrai vivere (e non sopravvivere) trasmettendo e condividendo le proprie intuizioni creative sarebbe un quadro più che perfetto.
Purtroppo le cose non vanno così, e il gruppo è consapevole della realtà musicale e artistica di questo paese.
Nonostante questo, è doveroso mettere ogni briciola di sacrificio per quello in cui si crede.

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