“Metanoia” è il nuovo album di Carterr, disponibile in streaming su Spotify e su tutti i digital store, fuori per Bricks Tower Records, etichetta indipendente con base a Verona.
Classe ’97, con “Metanoia” Carterr esordisce a tutti gli effetti, pubblicando il primo album della sua carriera. Il disco arriva dopo anni di ricerca e sperimentazione, anni trascorsi a scrivere, registrare e scartare, lavorando con un’ossessione ai limiti del perfezionismo, che gli impediva di essere soddisfatto di canzoni che non rappresentassero al 100% la sua identità. Il risultato di questo lunghissimo lavoro di rifinitura è “Metanoia”, termine di origine greca che significa “cambiare idea, pensiero”. Esattamente quello che ha fatto Carterr negli ultimi anni.
Interamente prodotto da Krypy Boy, con il supporto di Federico Sali e la produzione esecutiva di Dj Worry, “Metanoia” è un biglietto da visita, un manifesto artistico e personale, ma anche e soprattutto una fotografia del momento corrente del giovane artista. L’album inquadra l’ultimo periodo della sua vita, tanto a livello musicale quanto lirico: incertezza e cambiamento sono all’ordine del giorno, così come dubbi e riflessioni. “Metanoia” non è un disco leggero, ma neanche un disco pesante, grazie all’ottimo equilibrio tra l’introspezione delle liriche e la scorrevolezza del sound, che spazia da momenti più classici a sound attuali, senza però abbandonarsi ai trend, ma sfruttandoli in maniera personale. Carterr si racconta su beat che possono essere tanto old school quanto trap, ma è sempre sé stesso, mette sempre nero su bianco le sue paure, i suoi demoni, le sue speranze per il futuro.
“Metanoia” è stato mixato da Niccolò Ferrari all’Osteria Futurista (VR). Il master è a cura di Andrea Sologni, mentre gli artwork sono a cura di Mattia Bonizzato e Lorenzo Giavoni.