“Radio Modem: Un Mixtape di Blue Virus” è il nuovo progetto di Blue Virus, in uscita martedì 10 novembre 2020 per l’etichetta torinese RKH.

Il progetto è stato realizzato con lo spirito che da sempre contraddistingue l’artista, che ama inserire brani più d’impatto e sopra le righe assieme a tracce più intime e personali.

Ecco la nostra intervista a Blue Virus.

Il tuo nuovo album, “Radio Modem: un mixtape di Blue Virus” è uscito in un periodo poco felice per la discografia e per il mondo in generale. Come pensi influirà la pandemia sulla tua musica?
Ne risentirà sicuramente sotto il punto di vista dei live, un po’ come per tutti, ma detto questo non noto grandi differenze. Ti compri la copia in pigiama su Amazon anzichè andare fisicamente da Feltrinelli. Scherzo.

Descrivi la tua musica con tre aggettivi.
Triste, ironica, strafottente.

Il tuo nuovo mixtape è pieno di collaborazioni e featuring. Ci sono degli artisti con cui ancora sogni di lavorare insieme? Chi sono e perché vorresti collaborarci?
Mi piacerebbe tanto collaborare con Fabri Fibra, colui che nel 2004 con “Mr. Simpatia” mi ha insegnato che nel rap italiano si possono dire le parolacce ed esprimere concetti atroci senza guardare in faccia nessuno.

Cosa verrà dopo “Radio Modem: un mixtape di Blue Virus”?
Come dico in “Colpa mia” uscirà il primo disco del mio nuovo gruppo, i WISH YOU WERE DEAD: siamo io, Yota Damore e Nick Sick. Stiamo lavorando ad un sacco di materiale e tante cose sono già pronte. L’uscita è prevista per il 2021.

Dai un consiglio a tutti i giovani ragazzi che sognano di diventare musicisti.
Ascoltate tanta musica e non rompetevi le palle alla prima delusione, con tanta costanza ed una piccola botta di culo, piano piano, i risultati arriveranno. Anche avere talento non guasta, ma spesso, oggigiorno, passa in secondo piano.

Share Button