“Perdonami”, la nuova canzone di Aamon e Meths, è una coltellata come sempre. I due artisti appartenenti al collettivo artistico INKWELL si immergono nel labirinto dei loro pensieri, cercando di sputare un po’ di quel veleno che è stato fin troppo dentro di loro.
Chi i due giovani rapper?
Meths, all’anagrafe Martino Miraglia, nasce il 18 maggio del 1994 in un paesino nel cuore del Salento, Veglie, un ambiente caldo e accogliente come il cuore della gente del posto, ma anche, spesso, chiuso e bigotto, capace di soffocare la possibilità d’espressione dei suoi giovani.
Meths sorge quindi dal conflitto fra la necessità di esprimere il proprio essere attraverso l’arte e l’impossibilità di farlo.
Da piccolo, il suono e le ritmiche che venivano fuori dalla batteria del fratello maggiore, fecero avviare in lui un processo di creatività, dando vita ad un irrefrenabile stimolo di fare musica.
All’età di 15 anni iniziò a produrre tekno esibendosi nei rave party e in alcuni festival di musica elettronica, grazie anche alla collaborazione con Casa Sound, di cui è ancora membro attivo.
Spingeva, però, al contempo, l’esigenza di riuscire a dipingere a 360° il proprio essere, e la tekno non bastava più.
Doveva metterlo nero su bianco.
Scrivere un testo che racconta ciò che si sente dentro, trovare le parole giuste per farlo, combattere contro scelte sbagliate ed esternare la rabbia cresciuta nei confronti del resto del mondo per poi scoprire finalmente che questa è la strada terapia di cui aveva bisogno, è costato non poco… un percorso ancora sicuramente in salita.
Meths raggiunge Milano, riavvolge il nastro, azzera il tachimetro e rivoluziona i suoi schemi, presentando un progetto nuovo e assolutamente anticonformista..
Aamon , invece è un personaggio più complesso da decifrare. Dopo un lungo periodo di sperimentazioni nella musica elettronica e ormai stanco delle meccaniche dell’industria musicale italiana, decide di concentrare le sue energie unicamente su questo progetto.
L’Artista, introverso e riflessivo, dopo mesi di ricerca di una identità sonora e artistica trova in Aamon la possibilità di esprimersi senza filtri. Decide quindi di mantenere la sua identità anonima indossando la maschera di Oni, una figura mitologica giapponese, spesso rappresentata nelle favole e nella letteratura folkloristica.
Qua sotto il testo di “Perdonami”
Padre perdonami perché ho peccato
La depressione è come uccidersi, ma senza morire
Ero solo quando tu non c’eri
Ora lasciami dire che:
Ho provato a cambiare ma nulla
Sempre da solo anche in mezzo alla folla
Nato diverso che il mondo mi turba
Un filo spinato, ma dentro la culla
Ho guardato per ore nel vuoto ci ho visto soltanto me stesso
Anche se provi a scappare, non scappi da niente, il problema risiede in te stesso
Ho amato per singole notti
Ma il cuore si è rotto una volta soltanto
Il tempo è rimedio per ogni ferita
Io li ricordo quegli occhi di ghiaccio
Scrivo per farmi del male
Nella morte non c’è un lieto fine
Lasciami da solo con i mie demoni,
che almeno loro sanno come non farmi soffrire
Perdonami, perdonami, perdonami, perdonami
Padre perdonami perché ho peccato
Son disperato
Non sono stato in grado di credere in me
Madre perdonami perché ho capito, era sbagliato
Non sono stato bravo, ma credimi che:
Ho dato il massimo,
Ma basta un attimo che tutto crolli
Ti risvegli con i dichiarati folli
tipo devastati, consumati dai pensieri
Fino a quando non dimentichi chi sei, da dove vieni
Tu sai quanto ho dato
Per ottenere questo poco
Sai quanto ho fatto per entrare in questo gioco
Sai quanto ho pianto
Per potermi esprimere per continuare a vivere
A sorridere per sopravvivere
Io combatto con me stesso dal giorno zero
Io non mi sento me stesso, io mi sento zero
Prova a viverti la vita, ma da questa prospettiva
Trova poi la forza, si per non farla finita
Ho messo ogni mio singolo errore dentro ogni mio singolo
Ascolta il mio silenzio mentre sanguino
Andrò dal diavolo senza presentazione
Perché non chiederà il peccato, ma nemmeno il peccatore