Euterpe” è il titolo del nuovo album di File Toy, prodotto da Glory Hole Records e disponibile in streaming su Spotify, su tutti i digital store e in copia fisica su www.bucodelrap.it

A due anni di distanza da “Sembra Impossibile”, disco realizzato in coppia con Dj West – sotto l’alias di Chernobyl Crew – e a ben 4 anni di distanza da “Pantafa”, suo ultimo lavoro da solista, File Toy torna con un nuovo album, un progetto ideato e realizzato insieme a Dj Rogo. Il titolo è un omaggio ad Euterpe, figura che nella mitologia greca è indicata come musa della musica e della poesia lirica. Il duo non ha però scelto il titolo in virtù di una forte ispirazione al mythos classico, quanto più perchè ha deciso di omaggiare il suo hip hop classico, quasi puro, cercando però allo stesso tempo di farlo suonare moderno; un tributo, quindi, alla musica che li ha formati, ma senza timore di sperimentare. Una rivisitazione dinamica di un suono senza tempo, che ha dato vita ad un album verace, che mostra chiaramente i frutti del lungo lavoro di scrittura e produzione. “Euterpe” è il disco della maturazione lirica definitiva di File Toy, che riesce ad abbracciare tanto gli elementi classici del suo immaginario – dal mondo dei graffiti passando per il rap più hardcore – quanto a muoversi su territori inesplorati, figli di un’introspezione adulta, plasmata dalla vita e dalle esperienze – positive e negative – vissute dal rapper.

Se le produzioni sono tutte firmate da Dj Rogo, diversi sono i featuring presenti lungo il disco: StephkillZampaDaniele detto InoxModerKenzieAskal FukushimaBrenno ItaniSPH2BetClaver Gold e Tmhh. Diversi nomi, alcuni amici e collaboratori di lunga data – come Claver Gold, Stephkill o Kenzie -, altri giovani scommesse – come Tmhh e SPH -, altri completamente inediti, come Zampa.

L’uscita dell’album è accompagnata da quella del video di “Le Luci Dei Vagoni, brano che unisce al rap un’altra grande passione di File Toy, quella per il writing. Uno storytelling autobiografico, il racconto di una passione tanto rischiosa quanto adrenalinica, che prende vita nelle immagini – claustrofobiche ed evocative – di Giovani Elettrici, autori del video.

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