mikele (scritto tutto minuscolo) è un giovane artista che ha da poco pubblicato “Dalla Culla”, un singolo che racchiude tutte le sue influenze. Un sound europeo che unisce e mixa diversi generi musicali soltanto in apparenza lontani, amalgamandoli a lingue diverse, frutto dei suoi studi e delle sue esperienze.

Ne abbiamo parlato direttamente con lui.

 

Ciao mikele benvenuto su Il Rap Italiano. Come sei riuscito a raccogliere le tue influenze nel nuovo singolo “Dalla Culla”?
Yo! “Dalla Culla” è nata molto genuinamente, nel corso della sua scrittura mi sono ispirato al canto sussurrato di Billie Eilish e al suono dei “Fuera” in “Hero”.

La musica rap/hiphop solitamente ti porta ad essere un predicatore. Nei tuoi testi quali argomenti tratti?
Mi piace scontrarmi con la tipica “imâge” del rapper: affronto spesso la tematica del viaggio vissuto come un ciclo spirituale: morte – ricerca – rinascita.

Cosa manca alla scena musicale attuale e ai cantanti stessi?
Ci sono dei personaggi del mondo dell’industria musicale che stimi in modo particolare?
Lo spirito indipendente è importante per un artista della scena contemporanea. Vedo ancora molti cantanti che dipendono dal contesto circostante. Ad oggi, sapersi auto-produrre cambia tutto. Per questo stimo Russ.

Dopo “Dalla Culla” cosa ci dovremo aspettare?
Sarà una sorpresa. Posso assicurarvi che il francese continuerà ad essere presente nel mio sound, in fusione con l’italiano e occasionalmente l’inglese: ItalFranglish.

Prima di salutarci vuoi aggiungere qualcosa?
Gustatevi il video di “Dalla Culla”, ripreso tra grotte oscure e una fabbrica abbandonata!

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