MODÌ (prod alone.nowhere) è il nuovo singolo di KABO, rapper e cantautore della provincia milanese, in passato già al lavoro con Dj Myke, Big Fish e Marco Zangirolami, in uscita il 29 aprile 2022 e distribuito da Stage One Music. Questa release segue la pubblicazione di Spettri (prod alone.nowhere) e anticipa il nuovo lavoro in studio previsto per giugno 2022.

MODÌ è un fitto groviglio di liriche che tentano di dare, pennellata dopo pennellata, un immagine della società attuale in cui viviamo, e del male che genera dentro e sopra di noi. KABO qui tocca temi come il consumismo (sfrenato), l’amore (distorto e malato), il lavoro (opprimente e totalizzante) e la guerra (cancro economico). Il brano gioca molto sulla dualità tra strofe (entropia) e ritornello (calma). Nella parte relativa alle strofe troviamo il caos che ci ingoia e ci soffoca, mentre nel ritornello riprendiamo fiato e troviamo la pace ideale, l’oasi perfetta.

Modì è un brano oscuro. Ti ricordi il periodo in cui hai scritto questo brano? Ti senti così a riguardo?

Ciao a tutti e grazie dello spazio concesso.
Modí più che essere un brano scuro, direi che è un brano dai toni chiaroscuri, ombre e luci. Ricordo bene il periodo in cui l’ ho scritto, avevo appena perso uno dei miei amici più cari di sempre, ed ero in un momento molto buio. Cercavo un’oasi di tranquillità, come si intuisce dal testo. Ora invece sto decisamente meglio sotto quell’aspetto. Ho superato quella fase ed ho molti ricordi belli che mi tengono legato a questa persona.

E in che senso è un brano di denuncia, quale tematiche affronti?

Affronto la tematica dell’ attuale società occidentale/capitalista. Una società non a misura d’uomo, che consuma le persone fino al punto di portarsele via, o le induce ad andarsene da sole, sia in senso fisico che spirituale. Il nostro vivere assomiglia molto ad un tritacarne in cui siamo inseriti. Non possiamo guardare il cielo, perché siamo troppo occupati ad evitare le lame che altrimenti ci colpirebbero, e spesso succede.

Si può ballare, come ci viene da fare nel tuo caso, anche su brani tristi?

Certamente. Ogni cosa è ballabile, cantabile o interpretabile in modo molto personale.

Milano è ancora un posto favorevole per fare musica?
Io penso che il primo posto favorevole per dare spazio alla creatività debba essere dentro di noi. Anche se io vengo dalla provincia, posso comunque dire che Milano è, ancora oggi, una città che offre buone possibilità a livello discografico. Tentare di fare un percorso artistico come il mio, ovviamente non semplifica le cose.

Come nasce la tua collaborazione con alone.nowhere? E in che modo siete riusciti a influenzarvi a vicenda?

Conosco Davide da circa un anno. Ci siamo conosciuti quando ho iniziato a frequentare lo studio dove lui lavora. È molto concreto ed essenziale nella produzione, questo aspetto mi è piaciuto fin dall’inizio. Inoltre ha gusti musicali davvero eterogenei ed un’attenzione all’ audio molto spiccata. Abbiamo circa la stessa età e veniamo da background di ascolto del rap, che sono simili. Credo sia per questo che ci stiamo trovando bene a lavorare assieme.

Hai già in mente le prossime pubblicazioni? Qualche spoiler?

Tra maggio e Giugno uscirà una versione acustica di un brano già in edito, mentre poco dopo pubblicheremo un progetto discografico completo. Grazie ragazzi, a presto!

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