Ken Greed torna dopo anni di silenzio e lo fa con il suo primo EP ufficiale: “The Wormhole”, un progetto rap concettuale che prende ispirazione dal ponte di Einstein-Rosen — meglio noto come buco nero — e che porta l’ascoltatore in un viaggio interstellare, profondo e personale.
Composto da sei tracce, tra cui Intro, La mia prigione, Ardemonio, The Wormhole, Jupiter e La Cosa, l’EP esplora sei punti diversi dell’universo, tutti riflessi della mente dell’artista. Un viaggio mentale, sensoriale e spaziale che rappresenta il tentativo di evadere dalla realtà corrotta e affrontare i propri demoni interiori. Il sound è trap, ma i riferimenti sono cinematografici, metafisici e filosofici.
A produrre il progetto è Alessandro Faraci, che firma ogni beat con un’impronta cupa, atmosferica e minimale, perfettamente coerente con l’universo narrativo dell’EP.
Ken Greed, nome d’arte di Fabio (classe 2002, Massafra), è una figura già nota nella scena underground tarantina. Dopo aver debuttato nel 2019 come “Corvo” con il singolo Saeva, e dopo una serie di collaborazioni con Ghost (Raptake, Back to Old School), Ken ha attraversato una lunga pausa artistica. Tornato nel 2024, riparte nel 2025 con un’identità evoluta e più matura, culminata nel brano Massafra Rossofuoco.
“The Wormhole” rappresenta l’apice di questo percorso: un manifesto introspettivo e distopico, dove il rap diventa veicolo di fuga e resistenza.
Il progetto è accompagnato da due video teaser per la regia di Simone Lavecchia pubblicati sul profilo Instagram ufficiale di Ken Greed, e si presenta come l’inizio di una nuova era artistica. Il disco, disponibile in tutti gli store digitali, è stato registrato, mixato e masterizzato all’Homesick Studio. Le foto ufficiali del progetto portano invece la firma di Niccolò Favasuli.