La carriera di Dydo inizia nel 2000 con il gruppo di Varese, Huga Flame, con i quali ha pubblicato 5 album riscuotendo notevoli successi e riconoscimenti a livello nazionale, facendo alcune apparizioni anche in Tv sulla Rai,  e Mtv Trl, Hip Hop Tv e Deejay Tv. Nel 2008 sono risultati come vincitore  del premio MEI come “Gruppo web dell’anno”.

Gli Huga Flame infatti sono stati uno dei primi gruppi a capire e sfruttare le potenzialità del web pubblicando nel 2007 l’album Facce da Huga che raggiunge numeri da capogiro in pochissimo tempo con milioni di visualizzazioni sui brani e oltre 150.000 download del disco.

Nel 2012 il gruppo Huga Flame si scioglie e Dydo continua a far musica come solista.

Nel 2013 pubblica il suo primo album Schiavo dei sogni che esordisce direttamente alla posizione numero n°1 nella classifica di vendite di itunes nella categoria hip hop e nella top ten della classifica generale.

Nel 2020 è atteso il nuovo album Orgasmi al cuore, anticipato dal nuovo singolo Mi salverai uscito a metà Dicembre.

Una canzone che racconta una rinascita resa possibile grazie alla scoperta di un nuovo amore. Molte volte capita infatti di chiuderci in noi stessi, perdere completamente la fiducia fino a che, non arriva quella persona con la quale sei pronto nuovamente a lasciarti andare, fidandoti di lei, arrivando addirittura a rimettere in discussione quei sentimenti ormai abbandonati.

Dydo liberandosi completamente di ogni paura si riscopre così un sognatore, pronto a sorridere ancora una volta alle gioie della vita.

 

– Parlaci del tuo singolo “Mi Salverai”, come nasce questo brano?

“Mi Salverai” è nata circa nel 2015 e la prima versione era stata pubblicata in un mixtape (quindi con produzione americana), ma visto il riscontro che aveva avuto tra i miei fan ho deciso successivamente di farne una nuova versione da poter caricare su Spotify. Così a dicembre del 2019 ho pubblicato “Mi Salverai” in una nuova veste e di certo non mi aspettavo che ricevesse un riscontro simile.

E’ una canzone che parla di speranza… nonostante le tante delusioni legate all’amore non devi mai smettere di sperare che possa arrivare la persona che “ti salva”; forse in un periodo difficile come questo, dove le coppie hanno fatto fatica a stare insieme, il suo messaggio così positivo ha trovato casa nel cuore di tante persone.

I miei Dreamers mi hanno permesso di far diventare “Mi Salverai” un brano molto ascoltato, quindi, proprio in questi giorni, ho lanciato un’iniziativa sul mio instagram (@officialdydo) dove stiamo giocando tutti per portare il brano ai 200.000 streams. L’iniziativa si concluderà con un mega “party in Dyretta”; tutti i Dreamers che stanno partecipando verranno inseriti in una lista di “amici più stretti” e avranno accesso ad un esclusivo party in diretta su instagram.

Per me questo è un modo di stare vicino ai miei Dreamers anche in un momento in cui non si possono organizzare concerti.

– Ne seguirà un progetto futuro?

Ho già pronto il nuovo singolo che vedrà la luce a giugno… poi in verità ho finito diversi brani e di sicuro alcuni usciranno nei prossimi mesi.

– Fra le tue produzioni musicali spicca anche un romanzo, “Schiavi dei Sogni”, qual è il tuo rapporto di oggi con la scrittura?

La scrittura resta sempre il mio primo amore; dopo l’ottimo riscontro del romanzo “Schiavi Dei Sogni”, mi sono messo a scrivere un secondo romanzo che dovrebbe uscire entro la fine del 2020.

Scrivo davvero tanto… tutti i giorni… alcune volte scrivo e non so nemmeno se quelle parole diventeranno una canzone mia, una canzone per qualche altro artista o un racconto… spesso scopro la sua collocazione solo strada facendo… scrivo e poi capisco quel pugno di parole che cosa diventerà.

– Che rapporto hai ora con gli Huga Flame? Sarà possibile una Reunion dello storico gruppo-rap varesino?

Gli Huga si sono sciolti non per la fine di un’amicizia, ma per la consapevolezza di avere, tutti e 3, degli obiettivi di vita e artistici differenti.

Credo che da fuori sia sempre complicato capire cosa porti una band a sciogliersi, ma la verità è che gli Huga funzionavano perchè erano autentici… quando l’unione sotto il nome Huga è diventata una forzatura abbiamo deciso di fermarci… sono sicuro che il nostro pubblico avrebbe capito che stavamo fingendo.

Io, Livio e Dj Ronin abbiamo vissuto dei momenti magici e abbiamo passato un bel pezzo di vita insieme, ma era arrivato per ognuno il momento di percorrere strade diverse, quindi no, non ci sarà una reunion degli Huga… per quanto mi riguarda non ho rimpianti sul passato e sono felicissimo del mio presente/futuro.

– Un/a cantate italiano/a che ammiri, con cui vorresti collaborare?

Nella sfera rap direi Luchè… è sicuramente uno dei miei preferiti e ha un modo di scrivere che mi ha sempre affascinato.

In una dimensione più pop ti direi Samuele Bersani, grandissimo paroliere… mi fa venire i brividi

– Varese è la tua città di nascita, anche dal punto di vista musicale. Che rapporto hai con questa città?

Ho vissuto in provincia di Varese per 36 anni… per me Varese ha e avrà sempre un posto insostituibile nel mio cuore. Ho mosso lì i primi passi artistici e Varese ha visto diventare gli Huga una delle band rap più influenti in Italia tra il 2006 e il 2010.

Io personalmente devo tantissimo a questa città.

Ricordo le jam al Treno di Mezzanotte, ricordo i primissimi concerti degli Huga, ricordo le vasche a piedi in centro… la provincia ci aveva da una parte emarginati, ma dall’altra ci aveva dato la possibilità di sperimentare un modo di fare musica differente da tutti gli altri.

Da due anni mi sono trasferito a Bergamo e adoro anche questa città… qui ho costruito con i miei soci la TimeTrack Factory e sono rinato artisticamente, ma porterò sempre nel cuore Varese.

– Ultima domanda, che cos’è per te la musica?

E’ l’unico modo che ho per curare certe ferite e per esprimermi senza temere il giudizio di nessuno nei confronti dei miei pensieri… è la cosa che mi spinge a reagire quando l’universo cerca di soffocarmi.

di: Riccardo Beretta

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